Giornata infernale sabato!
La mattina i mestieri di casa, poi di corsa a pranzo dai miei genitori che altrimenti dicono che ci restano male e mi rimproverano di trascurarli,
poi di corsa al supermercato a comperare due o tre cose da mettere in dispensa tanto per non sentire più l’eco quando la apro, dovuto al vuoto assoluto che ci regna da qualche giorno.
Faccio la spesa, e credete se dico che se avessi avuto i pattini ci avrei messo meno, arrivo alla cassa pago, esco ed arrivato alla macchina metto tutto nel baule, salgo accendo e…attenzione alla colonna penso, metto la retro e…SBAMMM prima colonna evitata, la seconda non ho fatto in tempo a pensare “ma erano due!” che mi ha regalato un viaggio omaggio dal carrozziere … uffff
Be’, ero così demoralizzato che non sono neppure sceso a vedere che era successo, ho semplicemente pensato “vado a casa sperando di non perdere nessun pezzo”.
Chiamo mio fratello e sua moglie per avvisarli che arrivo in ritardo, preparo tutto, mi faccio una doccia ed in un attimo eccoli che arrivano, è già ora di partire, uno sguardo al disastro automobilistico seguito da frasi di circostanza, sì dai, sono cose che capitano, non sembra tanto grave, si raddrizza facilmente…ed altre affermazioni che suonano tanto di premio di consolazione. Chiudo la triste discussione con un “ok andiamo, alla macchina ci penserò domani”, ed ecco che siamo per strada, ovviamente con la loro auto, verso una località di montagna per partecipare alla ciaspolata al chiaro di luna, già, peccato che con tutte quelle nuvole di luna non ci sia neppure l’ombra 🙁
La domenica mi improvviso carrozziere ed armato di chiavi cacciaviti martello e tantissima pazienza smonto il parafango e…orrore! Anche il telaietto interno a cui sono fissate le vaschette dell’acqua e la batteria si è piegato. :°( ma mi arrendo solo verso sera quando mi rendo conto che ci vorrà il carrozziere, altro che raddrizzare!
Poi da bravo motociclista mi guardo il motoGP e mi addormento sfinito.
Lunedì la sfiga continua, ma come al solito cerco di non soccombere hehehe…
Alle otto sono dal carrozziere che mi dice che il parafango non è riparabile perchè a detta sua una saldatura non può tenere, ok, dico, cambiamo il pezzo, quanto costa? 190 più IVA mi risponde. Non mi sembra caro, penso io, ma subito mi viene un’idea e replico, va bene, però aspettiamo un attimo perchè se riesco a trovare lo stesso pezzo in un’autodemolizione riusciamo a risparmiare qualche cosa. Lui mi guarda un po’ perplesso e annuisce mentre io, che ormai ho fretta di andare a trovare un’autodemolizione, mi congedo dicendo che se non mi sentirà entro le dodici potrà procedere con i pezzi nuovi.
Fortunatamente dopo circa due ore e trenta di ricerche riesco ad ottenere le informazioni, dritta sicura, presso quel certo sfasciacarrozze, là, in zona industriale, c’è sicuramente. Avviso il carrozziere che abbiamo il pezzo, che ritirerò nel pomeriggio dopo essere andato di corsa (non a piedi hehe) a fare la famosa risonanza magnetica al ginocchio, risonanza che mi è stata spostata per bene due volte.
Così faccio. Mi precipito presso il centro radiologico, entro tutto affannato e preso dai miei pensieri e…
Cavolo! Quasi casco per terra stecchito! Alla reception c’è una donna alta, credo quasi come me, è bionda con gli occhi azzurri e lineamenti del viso leggermente duri, ma che quando sorride diventano di una dolcezza da far restare senza parole. Infatti così è stato, sono rimasto senza parole!!! Lei mi chiama, mi chiede i miei dati mentre prepara la documentazione, mi mette in mano i documenti e mi invita a sedermi ed aspettare il mio turno. Sono lì che aspetto e vorrei dirle mille cose ed invece non riesco a far altro che guardarla ogni tanto cercando di non metterla in imbarazzo, lei ogni tanto si gira verso di me ma credo che lo faccia solo perchè si sente osservata…che vergogna … ufff … è troppo bella! Penso, e con un po’ di rammarico attendo il mio turno. Dieci minuti, forse meno, il radiologo mi chiama e son costretto ad andarmene per seguirlo. Durante tutto il tempo della risonanza magnetica, che credo sia stato di dieci o quindici minuti, non faccio altro che pensare a lei, a come potrei fare per dirle quanto mi piace, poi esco, attraverso con passo svelto l’ingresso pieno di persone, lei non c’è, è nell’ufficio accanto, riconosco i suoi lunghi capelli biondi e lisci, mi giro ed esco un po’ triste.
Subito fuori c’è un disabile che chiede un’offerta, io cercando di essere il meno scortese possibile faccio segno che non ho monete, tempo cinque passi e lo sento dire “maledetto”.
Non mi interessa, tiro dritto sorridendo e pensando “spero per te che nella tua disgrazia tu non debba mai essere maledetto come lo sono io nella mia vita pseudo normale”, salgo in macchina e me ne vado.
Questo accadeva oggi alle 12.10
Ho incontrato l’unica donna che sia veramente riuscita a colpirmi per il suo modo di fare come non succedeva più da tantissimi anni, e non sono riuscito a dire nulla, neppure a farle capire quanto mi sarebbe piaciuto conoscerla. Sono passate diverse ore ma non sono ancora riuscito a levarmela dalla testa, quel sorriso, quel volto, quell’espressione così dolce e decisa allo stesso tempo.
Non sò se la rivedrò, ma lo spero tanto, anche se purtroppo sono sicuro che succederà di nuovo, non troverò niente da dire.
Oggi è stato, tutto sommato, un giorno meraviglioso, un giorno che mi ha dimostrato che ho ancora un cuore. Peccato che non sia capace di farmi avanti…vabbè…scemo che sono.
Quella donna resterà sempre meravigliosamente impressa nel mio ricordo.
La mattina i mestieri di casa, poi di corsa a pranzo dai miei genitori che altrimenti dicono che ci restano male e mi rimproverano di trascurarli,
poi di corsa al supermercato a comperare due o tre cose da mettere in dispensa tanto per non sentire più l’eco quando la apro, dovuto al vuoto assoluto che ci regna da qualche giorno.
Faccio la spesa, e credete se dico che se avessi avuto i pattini ci avrei messo meno, arrivo alla cassa pago, esco ed arrivato alla macchina metto tutto nel baule, salgo accendo e…attenzione alla colonna penso, metto la retro e…SBAMMM prima colonna evitata, la seconda non ho fatto in tempo a pensare “ma erano due!” che mi ha regalato un viaggio omaggio dal carrozziere … uffff
Be’, ero così demoralizzato che non sono neppure sceso a vedere che era successo, ho semplicemente pensato “vado a casa sperando di non perdere nessun pezzo”.
Chiamo mio fratello e sua moglie per avvisarli che arrivo in ritardo, preparo tutto, mi faccio una doccia ed in un attimo eccoli che arrivano, è già ora di partire, uno sguardo al disastro automobilistico seguito da frasi di circostanza, sì dai, sono cose che capitano, non sembra tanto grave, si raddrizza facilmente…ed altre affermazioni che suonano tanto di premio di consolazione. Chiudo la triste discussione con un “ok andiamo, alla macchina ci penserò domani”, ed ecco che siamo per strada, ovviamente con la loro auto, verso una località di montagna per partecipare alla ciaspolata al chiaro di luna, già, peccato che con tutte quelle nuvole di luna non ci sia neppure l’ombra 🙁
La domenica mi improvviso carrozziere ed armato di chiavi cacciaviti martello e tantissima pazienza smonto il parafango e…orrore! Anche il telaietto interno a cui sono fissate le vaschette dell’acqua e la batteria si è piegato. :°( ma mi arrendo solo verso sera quando mi rendo conto che ci vorrà il carrozziere, altro che raddrizzare!
Poi da bravo motociclista mi guardo il motoGP e mi addormento sfinito.
Lunedì la sfiga continua, ma come al solito cerco di non soccombere hehehe…
Alle otto sono dal carrozziere che mi dice che il parafango non è riparabile perchè a detta sua una saldatura non può tenere, ok, dico, cambiamo il pezzo, quanto costa? 190 più IVA mi risponde. Non mi sembra caro, penso io, ma subito mi viene un’idea e replico, va bene, però aspettiamo un attimo perchè se riesco a trovare lo stesso pezzo in un’autodemolizione riusciamo a risparmiare qualche cosa. Lui mi guarda un po’ perplesso e annuisce mentre io, che ormai ho fretta di andare a trovare un’autodemolizione, mi congedo dicendo che se non mi sentirà entro le dodici potrà procedere con i pezzi nuovi.
Fortunatamente dopo circa due ore e trenta di ricerche riesco ad ottenere le informazioni, dritta sicura, presso quel certo sfasciacarrozze, là, in zona industriale, c’è sicuramente. Avviso il carrozziere che abbiamo il pezzo, che ritirerò nel pomeriggio dopo essere andato di corsa (non a piedi hehe) a fare la famosa risonanza magnetica al ginocchio, risonanza che mi è stata spostata per bene due volte.
Così faccio. Mi precipito presso il centro radiologico, entro tutto affannato e preso dai miei pensieri e…
Cavolo! Quasi casco per terra stecchito! Alla reception c’è una donna alta, credo quasi come me, è bionda con gli occhi azzurri e lineamenti del viso leggermente duri, ma che quando sorride diventano di una dolcezza da far restare senza parole. Infatti così è stato, sono rimasto senza parole!!! Lei mi chiama, mi chiede i miei dati mentre prepara la documentazione, mi mette in mano i documenti e mi invita a sedermi ed aspettare il mio turno. Sono lì che aspetto e vorrei dirle mille cose ed invece non riesco a far altro che guardarla ogni tanto cercando di non metterla in imbarazzo, lei ogni tanto si gira verso di me ma credo che lo faccia solo perchè si sente osservata…che vergogna … ufff … è troppo bella! Penso, e con un po’ di rammarico attendo il mio turno. Dieci minuti, forse meno, il radiologo mi chiama e son costretto ad andarmene per seguirlo. Durante tutto il tempo della risonanza magnetica, che credo sia stato di dieci o quindici minuti, non faccio altro che pensare a lei, a come potrei fare per dirle quanto mi piace, poi esco, attraverso con passo svelto l’ingresso pieno di persone, lei non c’è, è nell’ufficio accanto, riconosco i suoi lunghi capelli biondi e lisci, mi giro ed esco un po’ triste.
Subito fuori c’è un disabile che chiede un’offerta, io cercando di essere il meno scortese possibile faccio segno che non ho monete, tempo cinque passi e lo sento dire “maledetto”.
Non mi interessa, tiro dritto sorridendo e pensando “spero per te che nella tua disgrazia tu non debba mai essere maledetto come lo sono io nella mia vita pseudo normale”, salgo in macchina e me ne vado.
Questo accadeva oggi alle 12.10
Ho incontrato l’unica donna che sia veramente riuscita a colpirmi per il suo modo di fare come non succedeva più da tantissimi anni, e non sono riuscito a dire nulla, neppure a farle capire quanto mi sarebbe piaciuto conoscerla. Sono passate diverse ore ma non sono ancora riuscito a levarmela dalla testa, quel sorriso, quel volto, quell’espressione così dolce e decisa allo stesso tempo.
Non sò se la rivedrò, ma lo spero tanto, anche se purtroppo sono sicuro che succederà di nuovo, non troverò niente da dire.
Oggi è stato, tutto sommato, un giorno meraviglioso, un giorno che mi ha dimostrato che ho ancora un cuore. Peccato che non sia capace di farmi avanti…vabbè…scemo che sono.
Quella donna resterà sempre meravigliosamente impressa nel mio ricordo.
Non tutto il male …ultima modifica: 2008-03-10T18:05:00+01:00da
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adoro queste situazioni!!
non sai nulla di lei, ma almeno sai dove lavora…potresti fare degli appostamenti la sera fuori il centro di radiologia per vedere se la va a prendere un uomo, per esempio. e, una volta scoperto che è single, potresti mandarle una rosa lì, al centro…indirizzata alla donna più bella che tu abbia mai visto…intrigarla che ne so!!!
in bocca al lupo, cla…sto tutta elettrizzata!!!
P.S. mi dispiace x la macchina…anche se in questo momento mi sembra un dettaglio del tutto irrilevante!! eheheheeheh