Come un barattolo di nutella

Oggi sono così, un po' apatico, un po' malinconico, ed un po' barattolo di nutella.
E' da qualche giorno che la mia ex moglie si comporta come se volesse sistemare le cose, spero sia solo una mia impressione.
Ho sempre cercato, malgrado mi facesse male, di essere una presenza discreta, di lasciarla vivere e nel tempo stesso essere un punto a cui fare riferimento in caso di bisogno, e di essere un buon amico, mentre contemporaneamente cercavo di togliermi tutti quei sentimenti che facevano male in quanto parte del passato, adattandomi alla nuova situazione di separati in casa, e non è stato facile, ho ancora tante ferite aperte, tanti repentini cambiamenti di umore dovuti anche a questo.
L'altra sera mi sembrava un po' giù e mentre parlavamo mi ha detto, con quel suo modo un po' infantile ed un po' tenero tipico del suo modo di fare, che nessuno la voleva, che non avrebbe più avuto un marito come me, dei bambini, una famiglia…sono cose tristi da sentire, anche da chi ti ha fatto tanto male, troppo male da poterti permettere di tornare indietro.
Così mi sono avvicinato, l'ho abbracciata e siamo rimasti lì per un po', la sua testa appoggiata sulla mia spalla, gli occhi chiusi, dondolando leggermente quasi come per cullarci appena.
Siamo rimasti così, mentre le dicevo di non preoccuparsi, di stare attenta a chi incontra, di non fare sempre tutto d'impulso e di non essere troppo esigente con gli altri, che avrebbe trovato presto una persona speciale che l'avrebbe amata e che le avrebbe ridato un futuro.
E' triste rendersi conto che non mi fa più male dire queste cose, una volta avrei pianto e sofferto immensamente , ora provo tanta tristezza, rassegnazione, un affetto intenso e fraterno,  ma sono tranquillo, come chi sa che non c'è più scampo e cammina verso la sua fine.
E' così che mi sento ora, come un barattolo di nutella aperto e lasciato sul tavolo, dal quale prendere cucchiaiate quando c'è bisogno di dolcezza, e poi lasciato lì in balia di chi passa.

E così in effetti è stato.
Qui, dove tutto dovrebbe essere solo virtuale, dove nulla ci dovrebbe toccare, ho conosciuto una persona speciale, splendida, che chiedeva la mia amicizia, un po' insicura, che mi diceva che nessuno la voleva…ma non potevo abbracciarla, non potevo tenerle la testa sulla mia spalla mentre le dicevo che l'avrei tenuta io con me se avesse voluto, ma ho comunque cercato di darle affetto, quell'affetto che dai solo a chi vuoi bene veramente, senza pensare però che con lei non avevo le difese che avevo con la mia ex, non potevo tenerla stretta in un abbraccio, anche se virtuale, senza rischiare di farmi male, ma l'ho fatto comunque, serenamente, e per un po' è stato bello, anche lei ha preso qualche cucchiaio di nutella, mi ha fatto piacere, e mi illudevo che anche lei ne fosse felice, che non scherzasse.
Sbagliato…i momenti belli passano, il barattolo della nutella non serve più, e resta di nuovo qui sul tavolo, in attesa che altri golosi passino e ne prendano un cucchiaio, ma lo lascino sempre e comunque solo sul tavolo.
In fondo non mi sento completamente inutile, solo un po'…ho dato momenti di serenità a persone che ora non ci saranno più, ma che comunque sento intensamente nel cuore, e che porterò sempre con me, con una lacrima.
Oggi mi sento così, senza sogni, senza speranze, aspetto che finisca tutto, vada come vada, proverò ad accettare la fine senza reagire, non ho più niente da fare qui, voglio solo che finisca presto.
Oggi sono così, un po' apatico, un po' malinconico, ed un po' barattolo di nutella.