domenica sera

Profonda angoscia ha
chi sente di dover piangere
e non sa più come si fa.
Infinito dolore che ti fa
sentire le lacrime ma
che non le lascia uscire.
Un nodo alla gola che
non ti fa respirare,
mentre cerchi di piangere
senza riuscire a lacrimare
E si cerca di non pensare,
con la moto sotto il sole
e la pioggia,
poco importa,
per strade che
ti hanno già visto
fregandotene dei limiti,
si va senza pensare
cercando solo di dimenticare.
Dimenticare quanto male
può fare una solitudine che deve durare.
E pensi ad amiche lontane
evitando di trovarne di vicine,
colpevoli di poterti vedere,
di sentire il dolore.
Ti uccidi di fatica
cercando di cancellare quello
che sei, quello che hai.
Cercando di cambiare
quello che non puoi,
perchè di cuore ne hai uno solo,
perchè l’amore non lo sai cancellare,
ed arriva la sera ma le lacrime non sono passate,
attendono pazienti le tue solitudini.
Ma domani è già qui,
coi suoi impegni,
con le sue corse,
e si prova mille volte
a cancellare una vita
che non vuole sparire,
colpevole solo
di non poter più sognare.

domenica seraultima modifica: 2008-07-06T21:59:47+02:00da nerofazer
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7 pensieri su “domenica sera

  1. Io passo spesso qui da te, ma a volte non è facile commentare, trovare le parole adatte da dire ad una persona che non conosci perchè non sai niente della sua vita e hai paura di sbagliare infastidendo.
    So perfettamente cosa intendi, quando dici ” quelli che mi vedono sorridere non devono sapere quanto io stia soffrendo”, non so quanto sia giusto e quanto ci faccia bene, ma l’ho sempre fatto anch’io.
    Le persone che mi circondano non sanno come io mi senta in certe giornate perchè io mi nascondo dietro quel sorriso. Nella mia vita reale non riesco ad essere me stessa, non riesco a spiegare certe mie sensazioni e non provo nemmeno a farlo, ci rinuncio in partenza. Ma sul blog è diverso, io mi sfogo, rivelo tutto ciò che mi turba, che mi preoccupa o che mi fa star male.
    Forse non dovrei dirtelo, ma se ti va di sfogarti puoi usare il mio indirizzo mail, a volte farlo con qualcuno che non ti conosce è più facile. Ciao

  2. Non ti sembr di esagerare definendomi una vittima sacrificale? 😀
    Se mi sono offerta di ascoltarti e perchè hai scritto delle parole che mi hanno colpito e perchè ho visto come nel tempo sono cambiati i tuoi post. A parte il problema al ginocchio, sono sicura che c’è dell’altro che ti sta facendo soffrire e anche tanto.
    Poi a me è servito farlo, quindi mi piace pensare che potrei anch’io aiutare qualcuno, ma vittima sacrificale addirittura! 😉
    Comunque è solo un invito.
    Hai detto tu che stai scappando da te stesso, non credo che sia la scelta giusta, se mi permetti!
    Ti auguro una buona giornata

  3. Leggere queste tue parole mi fa sentire piccola e insignificante, perchè hai ragione, il dolore a volte sembra incancellabile quasi affezionato a noi in maniera morbosa. Per quanto cerchi di allontanarlo da te, lui non ti molla attanagliandoti come un cappio in gola, mentre si è costretti a vivere una vita sulle punte sopra una sedia che non sappiamo quando scivolerà via, togliendoci il peso di quelle lacrime che non sappiamo più far sgorgare… Non sono una bella compagnia come senti.. ma ti penso non ti dimentico…un abbraccio

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