Male che si vuole

Sabato mattina sveglia alle sei, tuta e scarpe da ginnastica e parto, le strade deserte sono piacevoli da percorrere, silenziose ed addormentate…fanno venire voglia di correre, ma non posso. Così prendo una strada che porta ai piedi di una collina, si restringe sempre più fino a diventare un sentiero che sale, si inerpica fino alla cima. Lo conosco bene, l’ho fatto mille volte durante gli allenamenti (sì, mi allenavo correndo in salita, dunque? hehe). Questa volta sono deciso a non correre, procedo con passo veloce e respiro affannoso, in un attimo sono sulla cima. All’orizzonte la pianura padana, il lago di Garda, in lontananza si scorge la periferia di Verona, peccato per la foschia, in certi giorni limpidi lo spettacolo è molto più maestoso. Pochi attimi e riparto, non posso fermarmi, l’aria non è ancora calda e sudando non è il caso di fermarsi, si rischia il blocco. Così pensando riparto, facendo sempre attenzione a dove metto i piedi, le piogge dei giorni scorsi hanno reso i sentieri scivolosi ed ogni tanto ci sono dei tratti fangosi, roba da scarponi da montagna, non certo da scarpe da runners. Ecco, sono rientrato a casa dopo due ore, leggermente affaticato ma neanche troppo, il ginocchio sembra tenere, non mi fa male. Bene, penso, ed inizio a sistemare casa, come tutti i sabati, ormai è diventata un’abitudine.
Domenica, sveglia alle sei e trenta, ho un appuntamento con … la corsa. Ho letto due giorni prima che ci sarà una manifestazione podistica ad una trentina di km da casa, mi metto la maglia con le maniche lunghe, dato che la mattina fa ancora troppo freddo per quelle corte, i pantaloncini per correre, le scarpe, ovviamente quelle per le competizioni, mi infilo nella tuta felpata per il viaggio e via. Alle otto sono sul posto, ci sono già molte persone che si preparano, e nel frattempo scrutano tutti i nuovi arrivi, me compreso. E strano come in certi momenti gli sguardi delle persone sembrino tutti sfidarti, come a dire “io sono qui per battere te”…io abbasso lo sguardo, inizio a fare un po’ di stretching a sorrido da solo. Perchè sorrido da solo? Semplicemente perchè sono felice di essere lì, non mi interessa troppo se ci sarà chi vuole vincere, chi si sentirà più bravo, no, non mi interessa, con la mia condizione fisica sarà già bello arrivare in fondo, e sono felice di potere ancora “provare” a correre. La partenza è per le nove, ma essendo una manifestazione non competitiva si può partire a qualsiasi ora. Ultimi minuti di riscaldamento e, nella folla che ormai si è radunata sul posto, vedo due facce familiari, due compagni di corsa dell’anno scorso, che sorridono e vengono verso di me. Ci salutiamo, scambiamo due parole, mi chiedono di mio fratello, non, non c’è, purtroppo è dall’anno scorso che ha un problema al tendine, è ancora fermo, gli rispondo. E continuando, anche io non dovrei essere qui, problemi al ginocchio ma vorrei provare la 12km, magari riesco, voi che fate? Siamo qui per la nostra prima mezza maratona della stagione, 21km. Ah! Bravi, dico io, mi piacerebbe ma sicuramente non ce la farei. Ci salutiamo augurandoci buona corsa e riprendo il riscaldamento pensando alla distanza che dovrò percorrere. Essendo a partenza libera e non competitiva, alle otto e quarantacinque mi incammino, con una leggerissima corsa, verso il percorso. Procedo tranquillo, guardandomi in giro curiosando posti che non ho mai visto, deciso a seguire le indicazione della 12km. Ci sono già molte persone lungo il percorso, camminano chiacchierando amichevolmente, e vedendole nonposso fare a meno di pensare che anche io sarò presto uno di loro, quando non potrò più correre, ma meglio non pensarci ora, meglio pensare a non esagerare e correre cercando di non sforzare troppo. Dopo alcuni minuti vengo superato da alcune persone, sudate e trafelate, che sembra che stiano correndo i mondiali, io, ancora fresco e riposato come se stessi facendo una passeggiata li guardo passare e gli sorrido, ma questi niente, sguardo basso e fiatone…e va be’, vuol dire che sono più agguerriti di me hehe… continuo a correre ammirando il paesaggio, che ora scorre lungo il sentiero che costeggia il fiume Oglio, lungo il parco naturale omonimo. La natura è incontaminata, ed è piacevole correre tra i campi ed i boschetti, il sole si sta alzando e l’aria inizia a farsi più calda. Ad un tratto, i percorsi delle differenti distanze, 12 e 21 km, si dividono, ed io che non mi sento ancora stanco decido per quello da …
Mi pentirò, penso, ma intanto continuo a seguire le indicazioni che segnalano il percorso da 21km, già, 21km, io che non dovrei neppure correre, ma mi sento bene, felice, forse appena preoccupato ma tanto felice di essere su quel sentiero. Solo verso la fine mi accorgerò che la distanza era un po’ troppo per l’allenamento che avevo, ed oggi sono qui con un dolore al tallone destro che mi fa camminare a fatica, zoppicando, ma sono arrivato in fondo senza farmarmi mai, sempre con una corsetta leggera, ma costante. Non è stato certo uno dei miei tempi migliori, ma 21km in un ora e cinquanta minuti…pensavo peggio.
Morale, male che si vuole non duole. Sì be’ un pochino sì, ma per quel tempo, per quelle poche ore che sono stato là, sono nuovamente tornato sereno e felice.
Buon inizio di settimana a tutti!!!
Male che si vuoleultima modifica: 2008-03-31T09:35:10+02:00da nerofazer
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12 pensieri su “Male che si vuole

  1. mo mi devi spiegare che c’azzecca che io devo abbracciare vanessa?? c’hai proprio il chiodo fisso eh!? io devo abbracciare @ngel…oggi pranzeremo insieme!
    madò, 21km in 1ora e 50 min…ahahaha io faccio 3 km in mezz’ora, sul tapis roulant…ahahahaahah
    si, vabbè, ma ormai lo sanno tutti che sono waller girl!!

  2. mo mi devi spiegare che c’azzecca che io devo abbracciare vanessa?? c’hai proprio il chiodo fisso eh!? io devo abbracciare @ngel…oggi pranzeremo insieme!
    madò, 21km in 1ora e 50 min…ahahaha io faccio 3 km in mezz’ora, sul tapis roulant…ahahahaahah
    si, vabbè, ma ormai lo sanno tutti che sono waller girl!!

  3. Chissà come ho letto le prime righe già me lo sentivo che avresti prolungato la corsa…. la prossima volta vedi di dirmi dove vai a correre e magari ti aspetto all’arrivo per ricambiareun pò di bacetti che mi lasci… Come va oggi il tallone di AClachille?

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